La pubalgia (2 parte)

La pubalgia è una dolorosa sintomatologia che è giusto trattare in maniera corretta. Proprio per questo, in molti, mi avete chiesto di continuare l’articolo … eccomi qui tra mille impegni.

Pubalgia e il procedimento

La volta scorsa ci siamo lasciati con il nostro bel cliente:

  1. Mentre è a pancia in su, scolla bene tutta la zona dell’articolazione dell’anca, puoi scendere leggermente anche giù lungo la coscia. Concentrati bene su questa zona per circa 4-5 minuti per gamba.
  2. Fai girare la persona a pancia in giù e iniziare a scollare tutta l’articolazione dell’anca. 5 minuti per articolazione.
  3. Stimolazione in riflessologia. Stimolare i due punti agli angoli estremi dell’unghia con il retro di una penna

Pubalgia: Distensione dell’interno coscia

Adesso fai piegare la coscia in modo che il piede tocchi contro l’altra coscia. Dobbiamo ora fare delle distensioni, quindi spalmiamo un po’ d’olio e incominciamo a fare delle pressioni che andranno dall’interno ginocchio fino all’inguine.

Le prime volte devi partire molto superficiale, proprio perché potrebbe fare molto male. Se vedi che la persona resiste bene, o perlomeno che il dolore non è una cosa esagerata, puoi insistere maggiormente con la pressione.

Una cosa importante è che vicino all’inguine abbiamo dei linfonodi. Questi linfonodi se vengono premuti con troppa forza possono infiammarsi, quindi almeno in quella zona, alleggerisci comunque la pressione! Fai dai 7 ai 10 passaggi per coscia, ovviamente non tutti in un’unica linea. Cerca di suddividere in fasce in modo da allentare tutti i muscoli.

La Pubalgia e la pressione sugli adduttori

Rimanendo sempre nella stessa posizione dobbiamo fare una pressione sugli adduttori. Questo gli farà fare proprio uno stretching nei punti di inserzione. Ma, mi raccomando, molto dolcemente! Sentirai la fascia dell’adduttore molto tesa, come un cordone duro, e piano piano vai a schiacciarla verso il basso.

Questo passaggio lo puoi ripetere per circa 2-3 minuti. Dopodiché puoi alternare con qualche impastamento, visto che rimanendo in questa posizione si stancano sia la gamba che soprattutto l’articolazione dell’anca.

La pubalgia e lo stretching dell’interno coscia

Bene, adesso, sempre nella stessa posizione dobbiamo fare uno stretching dell’adduttore. Posizionati con la tua mano sinistra sulla cresta iliaca (attenzione a non premere sulle ovaie!) e fai un dondolio piano piano, perché all’inizio potrebbe fare più male.

Quindi spingi prima con la mano sinistra e poi con la mano destra: questo porta uno stretching forzato a tutti i muscoli dell’interno coscia, inducendoli proprio a distendersi e a decontrarsi (se alzi l’asciugamano puoi vedere bene come si evidenzia la cresta iliaca). Effettua questo dondolio alternato per 2-3 minuti, è più che sufficiente.

Con questo anche per oggi è tutto! Ti auguro una splendida continuazione e delle meravigliose festività

Un abbraccio

Francesco Ciaccia

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