Trattamenti specifici: attacchi di panico

Vediamo come fare per dare un buon trattamento per combattere gli attacchi di panico.

Prendiamo la zona del rene, la andiamo a colorare per individuarla e farti vedere proprio bene, dov’è come posizione.

E adesso incominceremo proprio a lavorarla.

Dobbiamo lavorare comunque la zona del rene e la zona del surrene.

Le andremo a lavorare in una manualità che si chiama manualità in sedazione. Tutto questo perché dobbiamo calmare lo stimolo nervoso anche attraverso i piedi.

Non dobbiamo stimolare questa zona è già carica di suo. Quindi il nostro compito e proprio di calmare si dice sedare ok?

Siamo sotto circa il terzo dito, e devi andare piano piano a sciogliere tutta quella zona lì 3-4 minuti per piede.

Forse ti chiederai, ma perché dobbiamo lavorare il punto del rene e non qualche altro organo?

Perché i reni sono gli organi più collegati con l’emozione della paura.

Tutti gli stimoli nervosi da parte del cervello colpiscono i reni.

Ovviamente per l’emozioni riguardanti la paura e i reni se stanno come in tensione nervosa, per intendersi riferiscono al cervello questo stato, e questa loro alterazione a livello emozionale.

Si dice che riescono proprio a influenzare anche i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti. Se noi invece andiamo a lavorare appunto, questi punti nervosi che sono punti riflessi ovviamente nel piede andiamo a calmare questa sovreccitazione del rene.

Rilassandosi di conseguenza non darà più degli input sbagliati al cervello che creano proprio lo stato di panico.

In particolare più che il rene appunto, sono le surreni. Però le surreni vengono sempre lavorate in abbinata al rene.

Quindi abbiamo il punto del rene, e subito sopra abbiamo la zona del surrene.

Surrene destro o surrene sinistro sull’altro piede vedi uno sopra e uno sotto. 

Il punto del surrene è facile da trovare perché proprio sull’articolazione del terzo dito.

  • Se vuoi ti puoi aiutare tirando il dito un po’ all’indietro.
  • Tiri il terzo dito un po’ all’indietro ti si evidenzia l’articolazione e lì è proprio il punto del surrene idem appunto sull’altro piede.
  • Quindi sul piede destro tiri un po’ le dita all’indietro. Lo dovrai fare solo per il terzo dito per individuare la zona del surrene. Bene, una volta che avrai sedato quindi sia nel rene che il punto del surrene già lì sei a buon punto.

Per il lavoro dell’ attacco di panico, per calmare queste sensazioni però ti voglio far vedere adesso un punto che si trova sulla parte dorsale del piede. E’ ancora più potente come risultato proprio per diminuire istantaneamente gli attacchi di panico.

  1. Quindi prendi il terzo dito. Io ai miei clienti quando glielo spiego li prendo un po’ in giro. Gli dico guarda non puoi neanche sbagliare dito perché sia che parti dal mignolo sia che parti dall’alluce e conti il terzo sempre in mezzo sullo stesso dito cadi.
  2. quindi devi fare dal terzo dito un tratteggio che scende verso il basso
  3. prendi come spessore vedi un dito lo poni alla base e una volta preso lo spessore fai una x lungo il tendine
  4. quindi in quel punto lì hai la zona riflessa sempre delle surreni. Però questo e molto più collegato direttamente con queste surreni ed è proprio specifico per tutti i casi di quelle persone che soffrono di attacchi di panico.

Quindi adesso le andremo a lavorare, conta 1, 2,e 3 dito prendo il tendine, prendo lo spessore di un dito circa e in quel punto esatto c’è la zona riflessa.

Tranquillo, o tranquilla che quando trovi la zona riflessa si sente fa male, e proprio come se avessero un ago piantato nel piede.

Tu ti metti li con la tua pazienza certosina lo sedi, lo calmi non deve essere un dolore lancinante, comunque con pazienza lo sciogli per circa 2 minuti.

Questa zona qua, anche se la lavori per 4 minuti va benissimo, non ti preoccupare ok?

Io questa zona la uso tantissimo, e da veramente risultati enormi.

Vale sempre la stessa regola che se la persona è in cura farmacologica per gli attacchi di panico non devi essere tu a consigliargli di diminuire.

Dì alla persona che prenda parte con il medico che sta facendo dei trattamenti per migliorare.

E man mano che ne avrà un beneficio sarà il medico o comunque la persona stessa a voler diminuire il quantitativo di farmaco per ridurre i sintomi dell attacco di panico.

Francesco Ciaccia

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