La psicosomatica e orecchie: avresti mai pensato fossero collegati?
Le orecchie hanno dei collegamenti con le nostre emozioni e il nostro vissuto? Di seguito ti spiegherò ciò che realmente si cela dietro diverse problematiche.
Le orecchie, come tutti sanno, servono per udire. Esistono moltissimi casi di sordità, anche parziale, dati anche dal non voler ascoltare cose che ci fanno soffrire. Questo discorso vale escludendo lesioni puramente fisiche.
Spesso l’individuo ode solo quello che vuole udire e per il tempo che esso decide. Questo succede spesso negli anziani, apparentemente sordi, ma che in realtà quando vogliono ci sentono benissimo. Le orecchie sono gli organi che ci permettono di ascoltare gli altri, essere connessi con il mondo ricevendone tutti i segnali.
Se abbiamo dei problemi alle orecchie, o ad una delle orecchie, vuol dire che abbiamo dei problemi di comunicazione e di ricezione dei messaggi che ci arrivano dagli altri.
Psicosomatica e orecchie: la SORDITA’
E’ un brusco calo, se non addirittura una scomparsa, dell’udito, molto spesso legato alla mancanza di ricettività, ovvero all’incapacità di ascoltare e comprendere i messaggi che ci arrivano dagli altri.
- La sordità può essere motivata da una chiusura nei confronti di ciò che non vogliamo più udire: notizie negative, persone o attività che ci hanno deluso o ferito.
- Anche le infiammazioni dell’orecchio interno dipendono da ciò che ci fa soffrire e crea in noi uno stato di terrore.
- In particolare l’orecchio destro ha una correlazione con ciò che udiamo e coinvolge più la nostra parte maschile.
- L’orecchio sinistro ha invece una correlazione di tutto ciò che udiamo e coinvolge di più la nostra parte femminile.
Anche le offese che riceviamo (e ci fanno stare veramente male) possono infiammare l’orecchio sinistro se provengono da una donna o destro se provengono da un uomo. Questo discorso vale quando le offese sono rivolte a noi stessi in prima persona. Se invece le offese colpiscono una persona a noi molto cara, infiammano l’orecchio in base al sesso della persona oggetto dell’offesa.
Ovviamente finché da parte della Medicina non ci sarà maggior apertura di prendere in considerazione tali cause, non si riuscirà a comprendere il perché di tali manifestazioni.
Psicosomatica e orecchie: OTITE
E’ un’infiammazione dell’orecchio, che può essere di tipo diverso in base alla posizione in cui si manifesta. Avremo dunque otiti interne, esterne o medie, acute o croniche, solo per citarne alcune.
Come abbiamo visto in molti altri casi, anche l’otite può essere motivata da una fonte di paura o disappunto. In questo caso giunta alle nostre orecchie.
Psicosomatica e orecchie: VERTIGINE
La vertigine è un disturbo che si concretizza nella sensazione di veder modificare la posizione delle cose, e della sensazione di caduta imminente.
E’ dettata da un conflitto interiore, tra la necessità del corpo di fermarsi, riposare, e la volontà della testa di proseguire in un percorso o un’attività.
Psicosomatica e orecchie: LABIRINTITE
Parliamo di un’infezione dell’orecchio interno, connessa alla sensazione di forte stress uditivo o anche dall’impressione di non riuscire a condurre in porto tutti gli impegni a cui siamo chiamati.
Psicosomatica e orecchie: ACUFENE
Disturbo che si concretizza in un ronzio fastidioso e continuo udito solamente da chi ne soffre. E’ causato da un aumento di pressione all’interno dell’orecchio, che nei casi più gravi può portare addirittura alla perdita dell’udito. Se accompagnato anche da vertigine, prende il nome di “Sindrome di Meniere”.
Colpisce spesso le persone che, per iperattività, non si concedono riposo, e non ascoltano dunque i segnali lanciati dal proprio corpo, che chiede tregua. Per esperienza ti posso dire che non è risolvibile. Al massimo esistono degli esercizi dove ti puoi allenare a non farci più tanto caso.
Isolare tale rumore in presenza di altri rumori è relativamente semplice. Se pensi al rumore delle onde del mare quando sei in spiaggia, all’inizio le senti, poi trascorrendo la tua giornata, le senti ma non le ascolti (piccola differenza ma sostanziale). Diventa molto più difficile la notte quando non ci sono altri rumori che possono distrarre il cervello dal ronzio (o fischio) continuo dell’acufene.
Questo tipo di persona che ne soffre è una persona costantemente in compressione psichica.
E con questo articolo un altro tassello sulla psicosomatica se ne va! Di’ la verità, ti stai appassionando anche tu come me a questo affascinante argomento?
Alla prossima
Francesco Ciaccia
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